La Germania, l’Austria, l’Ungheria e la Romania così come la Svizzera formeranno d’ora in poi, in seno all’Opus Dei, una nuova “Regione dell’Europa centrale”, entità amministrativa che raggrupperà, in tutto, 1'300 membri, come deciso, dopo un processo durato a lungo e come comunicato ufficialmente ieri, 8 dicembre 2022, dal prelato Fernando Ocáriz.
“Il progetto di una riorganizzazione era nelle intenzioni di mons. Ocáriz già da molto tempo”, sottolinea Marie-Pierre Barbieri, portavoce dell’Opus Dei in Svizzera. Si tratta di una misura, presa dopo uno studio mirato, che “inciderà sul tipo di lavoro amministrativo, ma che non cambierà nella sostanza la vita di tutti coloro che, sparsi per l’Europa si impegnano quotidianamente a vivere il carisma e la spiritualità proposta dal fondatore dell’Opus Dei, San Josemaria Escrivà de Balaguer. Si tratta anzi di una procedura di alleggerimento delle strutture amministrative messa in atto già da tempo in molte regioni del mondo in cui l’Opus Dei è presente – e per l’Europa già abbozzata sin dal 2017 – allo scopo di rendere più vitale, riducendo al minimo il lavoro amministrativo, l’opera di apostolato. E rispondendo agli auspici espressi dal prelato da molto tempo, ovvero poter avere maggiore agilità ed efficienza nel lavoro e anche più attenzione alla cura delle persone, all'apostolato di ciascuno nel proprio ambiente professionale, familiare e sociale, oltre alle altre attività formative promosse dall’Opus Dei”.
Quale vicario generale per questa nuova unità amministrativa è stato scelto il tedesco Christoph Bockamp (68 anni), affiancato dall’austriaca Amparo Lluch (58 anni) quale direttrice regionale. La sede principale di questa nuova regione si trova a Vienna e a Cologna e Zurigo come sedi secondarie.
(red)
