Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
Advertisement
  • Patriarcato caldeo: tre giorni di digiuno per chiedere che in Iraq torni la pace

    Da lunedì 11 a mercoledì 13 novembre “i figli e le figlie” della Chiesa caldea sono chiamati a digiunare e pregare per chiedere a Dio il dono della pace e del ritorno alla stabilità in Iraq. Lo ha chiesto Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei, invitando a ricorrere alle armi spirituali del digiuno e della preghiera per chiedere la fine del caos e delle violenze che stanno insanguinando il Paese.

    Il Primate della Chiesa caldea ha anche rinnovato l’appello al governo e ai manifestanti affinché tutti esercitino “saggezza e moderazione nel dare priorità all’interesse generale” dell’intero popolo iracheno, evitando di spargere sangue innocente e di saccheggiare o danneggiare beni pubblici e privati.
    Al momento sono almeno 320 gli iracheni rimasti uccisi negli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza che da settimane dilagano in tutto il Paese.
    Nelle ultime ore, l’amministrazione USA è intervenuta sulla crisi irachena con una dichiarazione del portavoce della Casa Bianca diffusa dall’Ambasciata USA a Baghdad, nella quale si prende posizione a favore dei manifestanti e si indica la strada delle elezioni anticipate come via per provare a uscire dal caos e placare le proteste antigovernative, esplose a inizio ottobre e finite nel sangue. Il comunicato USA di fatto giustifica le proteste come una comprensibile reazione davanti all’accrescersi dell’influenza iraniana in Iraq.

    Agenzia Fides

    News correlate

    Il nuovo nunzio in Iraq: i cristiani diminuiscono ma conservano un ruolo chiave

    Intervista dei media vaticani al rappresentante pontificio Mirosław Wachowski, arcivescovo polacco che condivide il percorso della propria vocazione, la missione nella terra di Abramo, il servizio alla Chiesa nella promozione della dignità umana e della pace.

    Il cardinale Sako costretto a lasciare Bagdad a causa della campagna di una brigata cristiana filo iraniana

    L'operazione - con il beneplacito del governo - è stata ordita da tale Ryan il Caldeo, capo delle Brigate cristiane Babilonia, secondo Sako per accaparrarsi i beni della Chiesa

    Iraq, card. Sako: non solo a Natale l'occasione per essere "operatori di pace"

    Una riflessione del presule in vista della celebrazione del Natale, con la consapevolezza che ogni traccia di bene, anche se piccola, è preziosissima.

    Iraq: A Erbil un museo con manoscritti cristiani scampati alle devastazioni jihadiste

    La decisione di costituire il nuovo centro di conservazione e esposizione è stata presa dai Vescovi caldei e dal Patriarca Louis Raphael Sako.

    Altre 200 famiglie di sfollati cristiani fanno ritorno a Mosul e nella Piana di Ninive

    Le famiglie cristiane erano fuggite dalla proprie case tra il giugno e l’agosto del 2014, quando Mosul e buona parte della provincia di Ninive erano cadute sotto il controllo delle milizie jihadiste dell’autoproclamato Stato Islamico (Daesh).

    La Chiesa irakena festeggia l’ordinazione di due sacerdoti. Card Sako: seguite Cristo

    Il card Sako ha concluso la funzione augurando ai novelli preti un servizio fecondo e costante per la Chiesa in Iraq, in circostanze che sono difficili.

    News più lette