Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 dicembre 2025)
Advertisement
  • Riva San Vitale: ci ha lasciati Gianna Bernasconi

    «Gianna Bernasconi ci ha lasciati dopo una vita al servizio delle persone più bisognose. Fu onorata con il premio Gandhi del Governo indiano e con il titolo di miglior assistente sociale della metropoli di Madras e, da noi, con l’assegnazione del Premio Lavezzari della città di Chiasso. Nel 2012 Giuseppe Zois le dedicò il libro “Gianna Bernasconi vivere per donare”.

    Nata nel 1937 a Riva San Vitale, con una formazione di infermiera e nurse a 30 anni partì per la grande missione umanitaria fondata da Padre Mantovani fra gli slum di Madras (ora Chennai) nel sud dell’India. Dopo anni di intenso lavoro nei molti compiti di sua competenza, nel 1980 diede avvio a un suo centro di aiuto sociale e sanitario. Aprì un dispensario medico, scuole per giovani e adulti, istruì alle norme igieniche e alla prevenzione. Con la popolazione e l’appoggio delle autorità installò servizi igienici pubblici, sostituì le capanne con casette in mattoni. Aiutò moltissime famiglie nell’avvio di piccole attività. Dopo aver contribuito in modo determinante al miglioramento delle condizioni di vita del quartiere, negli anni novanta ne lasciò progressivamente le strutture e la gestione alla comunità. Si dedicò in seguito anima e corpo a Udavum Karangal (Mani tese) una grande ONG di assistenza e rieducazione fondata da un assistente sociale indù che si ispirava a madre Teresa. Gianna donava alle centinaia di ospiti, disabili mentali e fisici di ogni età e tipo, neonati e bambini abbandonati, la sua grande umanità ed esperienza. Collaborava pure strettamente per la cura e la profilassi dell’AIDS e l’assistenza dei gruppi a rischio con l’Indian Community Welfare Organisation ed ebbe un ruolo rilevante nell’aiuto alla popolazione colpita dallo tsunami lungo la costa a sud di Chennai del dicembre 2004.

    A malincuore due anni fa Gianna per motivi di salute dovette rientrare in Ticino e la “sua gente” le è molto mancata. La sua straordinaria opera, resa possibile non solo dalla sua dedizione e dalla sua tenacia, ma anche dalla grande generosità della popolazione ticinese, sopravvive alla sua morte. Le due associazioni indù con le quali è stata chiamata a collaborare negli ultimi 25 anni testimoniano di una nuova sensibilità locale nei riguardi delle persone più bisognose».

    CdT

    News correlate

    India e la sua famiglia potranno restare in Svizzera

    La Segreteria di Stato della migrazione di Berna (SEM) ha riconosciuto, in via eccezionale, il caso di rigore ai membri della famiglia di India. Un appello a loro favore era stato sostenuto anche dal vescovo Lazzeri e dalle associazioni cattoliche.

    no_image
    COMMENTO

    "Beati i costruttori di pace": gesti significativi in Ticino e nel mondo

    Una riflessione a partire dal le parole conclusive del discorso che papa Francesco ha rivolto questa settimana agli ambasciatori di tutti i Paesi del mondo accreditati presso la Santa Sede.

    "Amici di Dominique Lapierre": dal Ticino al concorso mondiale "Sport for change"

    Il centro ABC di Calcutta, da anni sostenuto dall’Associazione ticinese «Amici di Dominique Lapierre», sta partecipando a un’iniziativa lanciata dalla Fondazione Milan che vede in palio un premio di 50.000 Euro. Nel pezzo il link a cui votare.

    Ci ha lasciati Gianna Bernasconi, infaticabile imprenditrice di carità

    Aveva 84 anni. A 30 anni ha dato una svolta alla sua vita. Si sapeva dell’India dai racconti di qualche missionario: lei si buttò in quella che sarebbe diventata una splendida avventura di umanità, durata 50 anni.

    no_image

    L’India al collasso per il Covid, una mano anche dal Ticino

    L’associazione «Amici di Dominique Lapierre» si mobilità per aiutare il centro ABC di Calcutta in un progetto legato alla pandemia.

    no_image

    Il Centro ABC di Calcutta devastato dall'uragano Amphan

    L'appello dell'associazione ticinese Amici di Dominique Lapierre che sostiene l'istituto per bambine disabili.

    News più lette