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Le parole del Papa durante l'attesissima messa conclusiva. «Essere giovani» non è «sinonimo di sala d’attesa», ammonisce Francesco ai 700mila presenti. E al termine l'annuncio: "La prossima GMG sarà in Portogallo!"
Gli appuntamenti dell'ultima giornata di papa Francesco a Panama. La messa conclusiva, la visita nella casa per malati di AIDS e l'incontro con i volontari.
Erano ben 600 mila i ragazzi provenienti da tutto il mondo presenti stanotte alla veglia di preghiera della GMG di Panama con papa Francesco che si rivolge ad essi con il loro linguaggio. Un messaggio che arriva al cuore e che invita ad amare la vita al di là dello schermo di tablet e app da scaricare. La vita è qui ed ora e va amata così com'è.
Il secondo discorso ufficiale del viaggio di Bergoglio a Panama è rivolto ai vescovi: sono parole ispirate dalla forza e dalla testimonianza di san Romero, attraverso le quali il Pontefice li esorta a «rubare» i giovani alla strada e alla cultura della morte che «vende loro fumo».
La prima giornata di Bergoglio a Panama inizia con l'incontro con le autorità e i politici dello Stato centro americano, "ponte tra gli oceani e terra di legami e alleanze".
In questi giorni proponiamo agli utenti di catt.ch la preghiera della GmG di Panama, "Ecco la Serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”. La recitiamo con i 160 svizzeri che sono partiti alla volta del Centro America, con i ragazzi latinoamericani e con tutti i giovani del mondo uniti a questo grande evento. Domani sera a Panama anche papa Francesco.
L’Amministratore apostolico, mons. Alain de Raemy, annuncia importanti cambiamenti in Curia Vescovile: nuove nomine, pensionamenti e ringraziamenti ai collaboratori che hanno servito la Diocesi di Lugano con dedizione e competenza.
Diventano effettivi questo fine settimana alcuni cambiamenti di preti nei vicariati del Malcantone - Vedeggio, Tre Valli, Locanese, Gambarogno e Valli che in vista dell’anno pastorale settembre 2025 - giugno 2026, l’Amministratore apostolico Alain de Raemy, aveva comunicato a giugno 2025.
Un trauma cranico irreversibile e un tendine d’Achille distrutto: due vicende mediche che si sono trasformate in storie di guarigione inspiegabile. Sono i miracoli attribuiti all’intercessione di Acutis e Frassati, riconosciuti dal Vaticano e decisivi per la loro canonizzazione.