La città di Lubiana, capitale della Slovenia, è stato il cuore del 46° incontro ecumenico europeo di Taizé che si è svolto dal 28 dicembre 2023 al 1. gennaio 2024. Un evento che ha illuminato il periodo di passaggio al nuovo anno per circa 5'000 pellegrini. “Ciò che era iniziato per me come un semplice desiderio di condivisione e celebrazione dell'unità cristiana con giovani da background culturali differenti – ci racconta Serena Pallickel, una partecipante ticinese - si è trasformato in un viaggio di crescita spirituale al di là delle mie aspettative”.
Serena è partiti la sera del 28 dicembre con un gruppo di una cinquantina di svizzeri alla volta di Lubiana. Presso il punto di arrivo, raggiunto la mattina seguente, un caloroso team di benvenuto ha assegnato a ciascun pellegrino un alloggio e una parrocchia di riferimento per le varie attività. “Abbiamo raggiunto le nostre destinazioni in piccoli gruppi”, continua Serena. “Per me è stata una famiglia residente in centro città e la Chiesa francescana dell'Annunciazione affacciata su piazza Prešeren”.
I giorni successivi erano organizzati in modo strutturato: alla mattina la preghiera nelle parrocchie, in seguito incontri di riflessione di gruppo, laboratori su temi spirituali, sociali, culturali ed artistici, e alla sera si terminava con la preghiera nell'arena Stožice.
“I momenti più significativi, rimasti per me indelebili – ci dice Serena - sono state le esperienze spirituali vissute nei canti e nelle letture bibliche nell'arena. Gli incontri di riflessione mattutina hanno altresì arricchito la mia comprensione della fede grazie al dialogo e alla condivisione di opinioni. E’ stato inoltre memorabile il tempo trascorso con la famiglia ospitante durante il pranzo di Capodanno, impreziosito da generosità, calore e aneddoti divertenti”.
Nella tarda serata del primo giorno dell’anno i giovani pellegrini hanno fatto ritorno in Svizzera, salutando i compagni di viaggio con la speranza di ritrovarsi a Tallinn in Estonia, dove si terrà il prossimo incontro europeo di Taizé. “Invito di cuore tutti i giovani ticinesi a partecipare a questa straordinaria esperienza comunitaria!”, conclude entusiasta Serena.
