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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
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  • La firma del

    Abu Dhabi: apre la Casa Familiare abramitica, primo frutto della visita del papa

    Ieri pomeriggio, giovedì 16 febbraio, con una solenne cerimonia interreligiosa e alla presenza di diverse autorità, è stata inaugurata la Casa Familiare abramitica di Abu Dhabi, un edificio che rappresenta una “pietra miliare” nel dialogo fra fedi negli Emirati Arabi Uniti (Eau), dove è ancora vivo il ricordo del passaggio di papa Francesco. All’inaugurazione, cui hanno preso parte rappresentanti religiosi e autorità, farà seguito una serie di eventi per tutto il fine settimana: dal venerdì di preghiera islamico al sabato ebraico, fino alla domenica cristiana. Situata sull’isola di Saadiyat, la sua apertura era prevista in un primo momento nel 2022, ma è slittata per il prolungarsi dei lavori.

    La Casa Familiare abramitica è uno dei frutti della visita del papa negli Emirati nel febbraio 2019. Una prima assoluta di un pontefice nel Golfo, durante la quale si è tenuta la firma del documento sulla Fratellanza umana con l’imam di al-Azhar Ahmed el-Tayeb, alla presenza di oltre 400 leader religiosi, con l’obiettivo di promuovere la coesistenza tra i popoli e combattere l’estremismo. Un luogo di apprendimento, di dialogo e di culto per i fedeli delle diverse religioni come l’aveva presentata l’allora vicario d’Arabia meridionale mons. Paul Hinder, che al suo interno ospita una moschea, una chiesa e una sinagoga. D'ora in poi ospiterà attività quotidiane e conferenze internazionali per promuovere la coesistenza culturale e religiosa all’interno delle diverse comunità.

    A supervisionare le attività della Casa Familiare abramitica vi è un Comitato superiore sulla fraternità umana, che proprio alla pionieristica struttura ha voluto dedicare i primi sforzi. Interpellato dal Times of Israel il rappresentante ebraico del comitato rabbino M. Bruce Lustig, membro anziano della Congregazione ebraica di Washington, ha parlato di “opportunità importante” per quanti “credono nel potere della fede e dell’umanità”. Il centro, aggiunge, “aiuterà a costruire ponti tra i leader religiosi e le comunità e a promuovere la pace e l’armonia in un’epoca troppo spesso definita dalla diversità” e dall’indifferenza, se non odio reciproco.

    AsiaNews

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