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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (12 dicembre 2025)
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  • Dal dialogo alla pace. Gli eventi dal 6 novembre per la "Settimana delle religioni" in Ticino

    Imparare a pronunciare la parola pace e, quindi, trovare il coraggio, con consapevolezza, per scriverla. Non tanto come esercizio fine a sé stesso, ma affinché essa, come forza vitale e ispiratrice delle nostre azioni, ci trasformi dall’interno, ci faccia riflettere, ci porti ad azione nuove, qui e ora, anche in Ticino. È seguendo questa intuizione che il «Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale» propone anche quest’anno, in occasione della «Settimana delle religioni» dal tema «Parole di pace», due incontri. Il primo, di lettura ad alta voce di testi provenienti da varie tradizioni e culture sulla pace, avrà luogo domani, domenica 6 novembre, alle 17 presso il centro «Cers» in via Landriani 10 a Lugano; il secondo, invece, nella forma di un atelier di calligrafia e scrittura, con la possibilità di apprendere i rudimenti dell’ebraico, del greco, dell’aramaico e di altre lingue antiche e sapienziali, mercoledì 9 novembre dalle 18.30 allo Studio Foce, sempre a Lugano.

    Nella stessa settimana, si riuniranno tutte le altre Chiese e comunità della Svizzera per un momento di riflessione organizzato dal 2007 a questa parte, a livello nazionale, dall’Associazione Interreligiosa svizzera «Iras Cotis». Anche quest’anno il ricco programma prevede in Svizzera oltre 100 eventi, ed è organizzato da gruppi composti di circa dieci diverse religioni che insieme preparano occasioni di scambio di idee in modo che persone di religioni e ambienti di vita diversi possano conoscersi le une con le altre. L’intento finale, come spiegano gli organizzatori, è quello di «evitare i pregiudizi derivanti dalla paura e dalla non conoscenza delle altre religioni e di favorire l’integrazione e la coabitazione pacifica».

    Anche il «Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale», che organizza la Settimana in Ticino e vi opera dal 2003, non ha scopo di lucro, è apolitico e si occupa, per statuto, della pacifica convivenza tra persone di culture diverse, religiose e non religiose, senza scopo di proselitismo. Tutti gli incontri, infatti, sono aperti a chiunque manifesti l’interesse e la curiosità di conoscere altre culture e altre religioni, e seguono delle linee direttive ben precise, durante i quali l’attitudine da adottare prevede la benevolenza, la stima e il rispetto.

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