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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Claudio Troise, con il suo libro

    Locarno. La presentazione de «Il bimbo di Mariupol», il nuovo libro di Claudio Troise

    È un bimbo abbandonato in mezzo alle macerie della guerra tra Russia e Ucraina, trasferito in Ticino, il giovanissimo protagonista del primo racconto del nuovo libro di Claudio Troise, regista teatrale di Locarno e, prima della pensione, archivista e bibliotecario del Collegio Papio di Ascona. Un racconto che verrà presentato martedì 19 dicembre, alle ore 18.15, alla Biblioteca cantonale di Locarno e che, in modo poetico, inanella all’esperienza della famiglia Donati, ospitale verso il ragazzo, riflessioni più generali sul significato della pace.

    «Pace», riflette Troise nella sua breve introduzione, «ma cosa vuol dire pensando a questa ennesima guerra fra le tante sparse nel mondo? La vera pace parte dal nostro cuore». Il riferimento è al proprio stesso vissuto, intessuto di esperienze positive, di accoglienza e condivisione, come raccontano le storie nel proseguo del volume: dai primi passi quale giovanissimo cantore in parrocchia nella Milano degli anni Sessanta, su su fino all’arrivo in Ticino, l’impegno con il gruppo animatori della parrocchia e dell’Oratorio di Solduno e, poi, nella parrocchia di Locarno, come regista del Gruppo Sacre rappresentazioni.

    Un denso spaccato di vita, da raccontare «in pillole», scegliendo di narrare solo «quelle esperienze che hanno saputo trasmettermi bellezza, in un mondo che quotidianamente ci restituisce brutte notizie». Così, nelle ultime pagine, il suo sguardo di scrittore si allarga anche a «Casa Martini», a Locarno; al refettorio solidale di Ginevra, in cui chef altamente qualificati si mettono a disposizione per offrire un pasto caldo a un prezzo convenevole ai più bisognosi o alla storia di Arianne e padre Karl, che a Zurigo accolgono prostitute e senza tetto. Intessendo per finire, come sottolinea la Prefazione, «una storia sulla Provvidenza di Dio, sulla misericordia divina e la bontà della gente », in Ticino, in Svizzera e altrove. (LQ)

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