[caption id="attachment_36486" align="alignleft" width="338"] L'OCST a Roma.[/caption]
Fedeltà all’ispirazione originale e continuo adattamento per servire al meglio la popolazione. L’OCST festeggia il suo centenario… ribadendo il suo attaccamento alla propria essenza, andando ad Petrum. In effetti, sono state quasi 180 le persone che hanno partecipato al pellegrinaggio promosso questa settimana dall’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese a Roma, per il primo di maggio, festa di San Giuseppe Lavoratore.L’OCST, che è il maggior sindacato ticinese, ha potuto partecipare all’udienza generale in San Pietro, per sottolineare il forte legame fra la Chiesa cattolica e il sindacato, che un secolo fa riunì le diverse leghe operaie cattoliche ticinesi in un’unica forza sociale, basata sulla Dottrina sociale e promossa attivamente dall’allora vescovo mons. Aurelio Bacciarini. Lo stesso presule pochi anni dopo affidò il movimento cristiano sociale all’allora giovanissimo don Luigi Del-Pietro, che ne resse le sorti per un mezzo secolo. È in nome di questa storia che il personale e la dirigenza del sindacato, capeggiati dal presidente Bruno Ongaro e dal segretario cantonale Renato Ricciardi, hanno potuto avere un breve colloquio con il papa.
[caption id="attachment_36488" align="aligncenter" width="600"] Il presidente Bruno Ongaro e il Segretario dell'OCST Renato Ricciardi salutano Papa Francesco.[/caption]Il pellegrinaggio ha poi avuto altri momenti di spiritualità, con la S. Messa celebrata all’altare della Cattedra dall’assistente spirituale don Marco Dania, e di convivialità e amicizia, che hanno testimoniato la forte coesione che contraddistinguono l’impegno dell’OCST in favore della nostra società ticinese, dei lavoratori e anche di chi cerca lavoro, una problematica citata dal papa stesso.
Le celebrazioni del 100enario continueranno già sabato prossimo, 11 maggio, alle 9:30, a Bellinzona con un momento ufficiale e una grande festa popolare. Per i dettagli è a disposizione il sito dell'OCST.
Davide Adamoli
