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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Migranti: il non diritto di scegliere

    Da una parte la situazione del diritto d’asilo nel mondo, in Europa e in Italia e, dall’altra, il forte appello che Papa Francesco ha lanciato in occasione dell’ultima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, chiedendo che ogni abitante della Terra sia veramente libero di scegliere se migrare o restare: una sconfortante antitesi. Oggi 114 milioni di persone (un abitante della Terra su 71 e, in cifra assoluta, sei milioni in più rispetto alla fine del 2022) non sono stati liberi di scegliere se restare. Perché sempre più numerosi sono i conflitti e sempre più gravi, in alcune aree del mondo, le situazioni di crisi economica o sociale e le difficoltà nel procurarsi cibo ed acqua, mentre si è sempre meno capaci, a livello globale, di gestire processi di pace e non lo si è ancora abbastanza nella salvaguardia del pianeta. Ma anche guardando al secondo verbo di Papa Bergoglio, quello che ammonisce sulla libertà di migrare, non si può fare a meno di constatare, con amarezza, che le politiche europee stanno facendo di tutto per limitare l’ingresso a chi è in cerca di protezione. Benché esso sia tutelato da stringenti convenzioni internazionali, si accumulano le nuove norme che rendono più difficile sia l’accesso al territorio sia la possibilità, per chi ce l’ha fatta ad arrivare, di essere realmente riconosciuto e preso in carico. Se ne parla ne “Il diritto d’asilo. Report 2023. Liberi di scegliere se migrare o restare?” (Tau Editrice 2023, p. 400), settima edizione del rapporto che la Fondazione Migrantes dedica al “mondo” dei rifugiati e delle migrazioni forzate.

    Ma intanto, al 30 ottobre i migranti morti e dispersi nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno erano ormai 2.186: quasi 800 in più di quelli registrati in tutto il 2022. Anche quest’anno il report su Il diritto d’asilo guarda alle frontiere di terra dell'Italia, terra di sbarco di molti migranti, con la Slovenia, l’Austria, la Svizzera e la Francia riportando le cifre sui migranti “irregolari” rintracciati, sui migranti “riammessi” oltre frontiera, sulle “riammissioni” in Italia e sui respingimenti dal confine con la Francia (già 21.600 in questo 2023 fino a luglio, contro i 19.200 dello stesso periodo del 2022, anno nel quale hanno raggiunto un totale di oltre 40.500). Sono 62, invece, le “riammissioni attive” già eseguite verso la Slovenia quest’anno, contro le 31 del medesimo periodo del ’22 (che ne ha totalizzate 64 in 12 mesi).

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