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  • Morto il cardinale Henri Schwery, uomo dallo spirito visionario

    Il cardinale svizzero Henri Schwery, originario di S. Leonard (VS), è deceduto oggi 7 gennaio 2021 all'età di 88 anni. Vescovo di Sion dal 1977 al 1995; tra i tanti impegni da lui promossi vi è stato anche quello riguardante la pastorale familiare. Fondamentale il suo ruolo da mediatore nella vicenda tra papa Giovanni Paolo II e il dissidente mons. Marcel Lefebvre.

    La morte del porporato è stata resa nota oggi 7 gennaio da un comunicato della diocesi di Sion. Il decesso è avvenuto nella sua casa di San Leonard (VS).

    Nato il 14 giugno 1932 a S. Léonard, Henri Schwery era l'ultimo di dodici fratelli. Era stato ordinato sacerdote il 7 luglio 1957, all'età di 25 anni: dopo aver studiato teologia al Seminario maggiore di Sion, aveva continuato gli studi presso l'Università pontificale gregoriana a Roma. Era stato dunque inviato a Friborgo, dove conseguì il diploma universitario in matematica e fisica teorica. Dal 1968 al 1972 fu direttore del Seminario minore della diocesi e, dal 1972 al 1977, rettore del Liceo di Sion.

    Nominato vescovo di Sion da Papa Paolo VI nel 1977, mons. Schwery è stato presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri dal 1983 al 1988, accogliendo in prima persona papa Giovanni Paolo II durante la visita in Svizzera nel 1984.

    Nel 1990 lanciò il "Triennio della famiglia" con l'obiettivo di ridare importanza alla famiglia cristiana. Il 28 giugno 1991, mons. Schwery venne creato cardinale dal papa Giovanni Paolo II. Successivamente venne eletto membro della Congregazione per le cause dei santi, della Congregazione per la disciplina dei sacramenti e del culto divino, del Consiglio pontificale per la comunicazione sociale e della Commissione cardinalizia per l'organizzazione e le finanze della Santa Sede. Negli anni del cardinalato, mons. Schwery venne invitato nelle grandi città europee per parlare di pastorale, di società, ma anche di scienze e di energia nucleare. Tra le numerose sue opere pubblicate tante sono quelle sul funzionamento della Chiesa e della Santa Sede. Dal 1° gennaio 2008, non svolse più una funzione ufficiale in Vaticano.

    «L’elemento doloroso dell'episcopato di Mons. Schwery - si legge negli archivi del vescovato - è stato l'affare d’Écone, all'interno del territorio della diocesi di Sion, quando i tradizionalisti della Fraternità sacerdotale San Pio X rifiutarono le riforme del Concilio Vaticano II», creando una spaccatura all'interno della Chiesa. Mons. Schwery svolse un importante ruolo di mediatore tra i lefebvriani (dal nome di mons. Lefebvre a capo del movimento) e papa Giovanni Paolo II.

    Henri Schwery trascorse gli ultimi anni della sua vita nel suo paese natale di S. Léonard (VS), in tutta semplicità, ma cosciente, tuttavia, di aver vissuto un «percorso fuori dal comune».

    La celebrazione funebre verrà celebrata lunedì 11 gennaio, nel rispetto delle direttive sanitarie.

    Cath.ch/red

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