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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (14 dicembre 2025)
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  • Nigeria

    Nuovo rapimento di un prete in Nigeria

    Nuovo rapimento di un sacerdote cattolico in Nigeria. Lo rende noto l'agenzia Fides.

    Rapito il 19 maggio don Kingsley Maduka, parroco della parrocchia cattolica di Cristo Re, Ezinnachi-Ugwaku, Okigwe L.G.A., nello Stato di Imo, nella Nigeria sud-orientale. Secondo il cancelliere della diocesi di Okigwe, p. Iwuanyanwu, il sacerdote è stato rapito mentre visitava la cappella di recente costruzione per l’adorazione eucaristica nel villaggio di Ogii a Okigwe.
    Il 15 aprile di quest’anno era stato rapito un altro sacerdote appartenente al clero della diocesi di Okigwe. Si tratta di don Michael Ifeanyi Asomugha, parroco della chiesa di San Paolo a Osu, sequestrato lungo la strada Oriagu-Obowo nello Stato di Imo, mentre tornava da un’ordinazione diaconale. I rapitori avevano messo un enorme masso sulla carreggiata per bloccare l’automobile sulla quale viaggiava il sacerdote. Questi una volta sceso dalla vettura per rimuovere la grossa pietra venne assalito dai banditi. Il fratello sacerdote che era al posto di guida era riuscito a scappare e ha lanciare l’allarme. Don Asomugha è stato poi liberato dopo qualche giorno grazie all’interessamento della sua famiglia. Il rapimento lungo gli assi di comunicazione stradale è una delle tattiche più utilizzati dai sequestratori in Nigeria.

    I rapimenti recenti in Nigeria di preti e suore

    Secondo i dati riferiti all’Agenzia Fides dalla Chiesa in Nigeria, tra il 2021 e il 2022 sono 5 i preti rapiti nella diocesi di Okigwe. Oltre ai sacerdoti anche le religiose sono vittime di sequestro, come quattro religiose della congregazione diocesana Sisters of Jesus the Saviour rapite mentre si recavano alla messa il 21 agosto 2022. Le religiose, Johannes Nwodo, Christabel Echemazu, Liberata Mbamalu e Benita Agu sono state in seguito liberate. In generale si tratta di rapimenti a scopo di estorsione, realizzati da un gruppo etnico di pastori Fulani.

    fonte: fides

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