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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Il Coro

    Per avvicinarsi al Natale in musica. A Besso il concerto del coro "John Paul II"

    di Laura Quadri

    «Quando ci chiamano ci facciamo trovare pronti!». È con entusiasmo che Samuele Cane, direttore dal 2012 del coro «John Paul II», nato nel contesto della parrocchia di Sant’Alessandro di Albizzate, ci presenta la propria «squadra»: una settantina di coristi, molti giovanissimi, uniti dalla stessa passione per il canto ma soprattutto da un senso dell’umano e della solidarietà forte che spinge, dal ormai 11 anni a questa parte e dal primo concerto benefico tenutosi il 23 dicembre del 2012, l’intero gruppo a spostarsi di piazza in teatro, lungo tutto l’asse lombardo e non solo, per esibirsi in favore di alcune cause che meritano l’attenzione dell’opinione pubblica. Per sensibilizzare ma anche, semplicemente, per offrire una buona ora e mezza di concerto, al ritmo di musiche e melodie della tradizione o della musica contemporanea di solito appositamente riadattate dal gruppo. Il 2 dicembre alle ore 20.30, il Coro si esibirà nella chiesa di S. Nicolao a Besso; anche in questo caso «abbiamo scelto un repertorio natalizio con brani della tradizione rivisitati in chiave moderna».

    Concerti solidali

    Le cause, sostenute nel tempo del coro, racconta il suo Direttore, sono davvero molteplici: «Nel 2014 iniziano a fare ingresso nel coro ragazzi anche di altre città e ci dotiamo di una nostra propria band e di tutto l’occorrente, dalle luci agli effetti speciali. Infine, nel 2018 il coro diventa un’Associazione. Questo lungo percorso ci ha permesso di contribuire specificamente ad alcune cause: alla lotta contro il cancro al seno al fianco dell’associazione “Caos”, a supporto dell’Associazione “Lilt” nella lotta contro i tumori, oppure il sostegno alla Lega italiana contro la fibrosi cistica, ma anche per “Medici per l’Africa Cuamm”, in aiuto di mamme e bambini in vari Paesi del continente africano ad esempio o, proprio a Lugano, per l’iniziativa dell’associazione ticinese Avaid “Tende per l’Africa”». Cause che uniscono, all’interno del gruppo, ci spiega, «dallo studente, all’operaio, al ragazzo giovane che ancora frequenta le scuole. Ognuno ha i suoi impegni. Ma la passione che ci lega è genuina, sana, forte e si spinge al di là del mero discorso musicale. È una questione anche di fede, anche se il nostro repertorio non è più solo sacro». A San Nicolao, invece, «è un po’ come ritorno alle origini, dato che proprio le chiese erano, all’inizio, le nostre location principali».

    L'esempio di San Giovanni Paolo II

    Una domanda ancora prima di lasciarci: perché dedicare il gruppo alla figura di S. Giovanni Paolo II? «Al di là del Papa e dell’autorità religiosa, mi ha sempre colpito molto come Wojtyla, in quanto uomo, avesse cura nello sviluppare le proprie passioni, ad esempio lo sport o il teatro e la poesia. In questo modo era un uomo che sapeva a sua volta davvero appassionare i giovani che incontrava. Aveva sicuramente il senso del bello, dell’arte. E per il nostro coro avevamo bisogno proprio di questo: prendere a riferimento una persona che ci spronasse nella nostra attività a essere sempre più appassionati in quello che volevamo fare. Così è stato: oggi, per noi, anche solo ritrovarsi per le prove, è far parte di una grande famiglia».

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