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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Daria Lepori, Azione Quaresimale

    Povertà in Ticino: la risposta va ampliata

    di Corinne Zaugg

    Il 1. e 2 dicembre si è tenuto a Massagno il Festival della Dottrina Sociale che ha sviluppato il tema della povertà in Ticino. Due giorni arricchenti che, a partire dalle relazione e dagli scambi dei relatori e dei partecipanti, hanno dato la possibilità di sviscerare nei suoi vari aspetti il tema quanto mai attuale anche in Ticino, come ci ha confermato Daria Lepori di Azione Quaresimale, membro del Comitato ordinatore della Rete Laudato si’.

    Sig. ra Lepori, il festival cade in un momento in cui si assiste ad un rincaro a diversi livelli (casse
    malati, fonti energetiche, affitti, ecc.) Questo elemento è entrato in qualche modo nel dibattito?

    Il contesto influisce sempre sul tono delle discussioni; effettivamente la situazione degli ultimi mesi anche a livello cantonale è sicuramente qualcosa che ha molto influenzato il contesto del dibattito. Per il resto i relatori e le relatrici erano tutte persone attive nel loro ambito e che vivono questo tema giornalmente. Non è emerso in modo particolare il fatto che sta diventando sempre più importante la diminuzione del valore di acquisto coinvolgendo anche la classe media. Ma chi fa tanta fatica oggi, faceva già fatica da diverso tempo.

    La tavola rotonda ha messo intorno allo stesso tavolo diversi attori del volontariato ticinese. Che
    cosa ha portato alla luce?

    Nella tavola conclusiva ci si chiedeva come uscire dalla povertà nel senso più pratico del termine. Quello che io ho recepito è il fatto che abbiamo degli attori sul territorio che sono molto attivi e interconnessi e che fanno fronte agli stessi tipi di difficoltà, per esempio la burocrazia. Emerge anche il fatto che c’è una grande riservatezza da parte delle persone che sono toccate dalla povertà: molte di esse, pur di non chiedere, subiscono. In questo dialogo finale è emerso che in Ticino abbiamo molte opportunità per aiutare che vengono colte, ma che probabilmente non sono ancora abbastanza. Lo Stato potrebbe forse fare di più: questo è un grosso discorso politico e in alcuni casi emergono lacune che andrebbero affrontate vista la grave emergenza.

    Ci può fare un esempio?

    Penso all’alloggio per persone che temporaneamente non possono avere una casa. Le strutture che abbiamo in Ticino sono storiche: Casa Astra, Casa Martini e da poco Casa Marta a Bellinzona. Ma è ancora poco e non abbiamo strutture statali; sono tutte organizzazioni private che funzionano soprattutto grazie alla beneficenza.

    Che ruolo hanno in tutto questo le Chiese?

    Io credo che il parroco sia una figura importante. Don Marco Dania ci ha parlato di cosa significa per lui aprire la porta a una persona che ha bisogno e di come nel tempo ha imparato ad accogliere meglio. Non mi risulta però che nelle nostre chiese ci sia l’organizzazione presente nelle chiese romande che, per esempio, offrono una grande accoglienza alle persone senza tetto. Qui siamo forse un po’ meno abituati.

    Dalla povertà locale a quella globale…

    Tra gli obiettivi dello sviluppo sostenibile vi è quello dell’azzeramento della povertà perché chiaramente da qui nascono tutti i problemi. Chi è povero ha fame, ha freddo, non si cura, non va a scuola. Dopo anni in cui si era riusciti ad abbassare il numero di persone povere, purtroppo la pandemia, che ha creato grossi problemi, la guerra in Ucraina, che ha sconvolto il commercio di cereali, e il mutamento climatico con il riscaldamento globale che crea grossi problemi di approvvigionamento, hanno aggravato nuovamente la situazione. Ci sono però anche aspetti positivi: gli attori di questa tavola rotonda hanno portato la propria testimonianza di quello che fanno per aiutare le persone per uscire dalla povertà, e lì il successo è evidente. Quello che mi dispiace è che il pubblico non è intervenuto così numeroso. Segno che in Ticino, la povertà non rappresenta un tema…attraente.

    Daria Lepori, insieme al prof. Markus Krienke, sarà ospite nella puntata di «Chiese in diretta» (domani ore 8.30 su Rete Uno).

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