Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (17 dicembre 2025)
Advertisement
  • STRADA REGINA sa1835 e do710 RSI LA1 - Treni che ritornano

    Le foto in bianco e nero del 27 gennaio del 1945 raccontano l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz-Birchenau. Oggi le immagini a colori dei treni che “deportano” i migranti o che in fila, sotto la neve, attendono un pasto celano indifferenza globale. Raccontiamo gli spettri del passato e del presente attraverso la voce di Roberto Jarach, presso il Memoriale della Shoah al binario 21 della stazione di Milano Centrale, e don Andrej, polacco, parroco di Stabio, il cui zio è stato tra i primi internati e uccisi ad Auschwitz.

     

    News correlate

    Moreno Bernasconi, Presidente della Fondazione Spitzer, sulla Giornata della memoria

    "La ricorrenza deve servire ad una presa di coscienza - qui e ora - che è solo assumendo in prima persona, ognuno a modo suo, la responsabilità di un mondo senza barbarie che ciò può diventare possibile", secondo il Presidente.

    Per non dimenticare: una mostra a Lugano racconta la persecuzione degli ebrei in Italia

    L'Esposizione è allestita fino al 2 febbraio al Consolato Italiano a Lugano.

    COMMENTO

    Una storia speciale per il giorno della memoria

    Per il 27 gennaio suor Sandra Künzli ricorda una vicenda commovente, realmente accaduta, a partire dal dramma dell'Olocausto

    Per ricordare i rifugiati ebrei accolti ma anche respinti sul confine a Brissago: pietre d'inciampo e altre iniziative

    Il Gruppo memoria Brissago propone in occasione della Giornata della memoria del 27 genaio, nella sala del consiglio comunale conferenze e , testimonianze per ricordare il periodo in cui profughi ebrei, ma non solo, cercarono rifugio a Brissago. Fra le iniziative presentate anche la posa di pietre d'inciampo.

    Giornata della memoria: a Lugano il 31 gennaio il carteggio dei fratelli Schwarz

    È il febbraio 1944 quando Willy Schwarz, pediatra milanese di origini ebraiche, giunge in Svizzera trovandovi rifugio. Nei mesi precedenti ha raccontato al fratello Franco, emigrato nel 1940 negli Stati Uniti a causa delle leggi antisemite che lo avevano privato del lavoro, in una lunghissima lettera, la propria situazione e gli accadimenti legati al conflitto.

    In occasione della Giornata della memoria una testimonianza ticinese

    Il 27 gennaio, a ricordo della data della liberazione del campo di Auschwitz, si celebra nel mondo la Giornata della Memoria. Maria Osterwalder torna su un suo incontro luganese con Federica Spitzer.

    News più lette