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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • La dogana di Brissago

    Per ricordare i rifugiati ebrei accolti ma anche respinti sul confine a Brissago: pietre d'inciampo e altre iniziative

    Sono molte le storie di rifugiati ebrei, ma non solo, che varcarono i confini svizzeri per sfuggire alla persecuzione nazista. Alcuni di loro raggiunsero Brissago, soprattutto negli anni 1943-1945, ottenendo accoglienza grazie anche a molti ticinesi , che, di fronte alle decisioni di chiusura delle autorità federali, non hanno esitato ad aprire le loro porte e a far sentire la loro voce. Ci furono però anche persone respinte e lasciate al loro destino, che spesso era i campi di concentramento nazisti.
    Di tutto ciò non c’è traccia sul territorio di Brissago. «Quando, con un gruppo di amici, abbiamo avuto l’opportunità di avvicinarci a queste storie, ci siano resi conto dell’importanza di dar loro maggior visibilità», ci racconta Alexander Grass, portavoce del "Gruppo memoria Brissago", costituitosi a questo scopo. Si è pensato in particolare alla posa di pietre d’inciampo, in linea con un’iniziativa partita dalla Germania, in memoria di coloro che sono stati respinti, ma anche ad una targa commemorativa dedicata a tutti coloro che si sono impegnati per l’accoglienza. Nell’ambito di questo progetto è stata avviata un’ampia ricerca, perché «per poter posare queste pietre d’inciampo è necessario sapere con precisione cosa è successo alla persona che si vuole ricordare, avere la documentazione che comprova, ad esempio, la sua morte, avere a disposizione lettere, informazioni storiche attendibili. Ciò ha comportato un lavoro di ricerca soprattutto in vari archivi», sottolinea Grass. Molte delle testimonianze e dei documenti raccolti saranno presentati domani, sabato 27 gennaio, pomeriggio, nell’ambito dell’iniziativa organizzata per la Giornata della memoria, nella sala del consiglio comunale di Brissago. Fra questi anche quelli riguardanti alcuni membri della famiglia Gruenberger, che giunsero a Brissago nel dicembre del 1943, ma furono purtroppo respinti. «Ci sono anche delle loro lettere fra le cui righe emerge la paura, la fatica delle interminabili camminate e dei viaggi sui camion con destinazione ignota», ci racconta il portavoce del «Gruppo memoria Brissago». A loro saranno dedicate le pietre d’inciampo, la cui posa è prevista fra qualche mese. La giornata inizierà con le relazioni degli storici Jakob Tanner e Marino Viganò che presenteranno degli studi riguardanti l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Italia in Svizzera e in Ticino. In seguito, Adriano Bazzocco introdurrà alcuni elementi di novità rispetto al tema degli accolti e dei respinti. «Questo giovane storico ha potuto avere accesso a nuovi documenti, che mettono sotto una nuova luce, ad esempio, il numero dei respingimenti in Ticino che risultano essere più bassi rispetto a ciò che emerge da altri studi», conclude Alexander Grass.

    Di più su: Gruppo per la Memoria a Brissago 1943 1945 | Insubrica Historica

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