Consenso Cookie

Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più

Vai al contenuto
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (12 dicembre 2025)
Advertisement
  • COMMENTO

    Mons. Denis ha portato Papa Wojtyla in Svizzera

    Papa Francesco ha accolto l’8 febbraio 2021 le dimissioni prima dell’età canonica del vescovo ausiliare di Basilea, mons. Denis Theurillat (leggi qui la notizia). La scelta del presule che ha 70 anni, è maturata – come ha spiegato lo stesso vescovo che da vent’anni è ausiliare - dopo la grave caduta occorsagli lo scorso settembre e la successiva ospedalizzazione: il lavoro impegnativo in una diocesi che riunisce i fedeli di 10 Cantoni e quello negli organismi della conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) richiedono energie fisiche non indifferenti che mons. Denis sente di non più avere. Uomo di dialogo e mediazione, mons. Theurillat è stato incaricato della CVS per la pastorale giovanile dal 2000 al 2012.  Nel 2004 è riuscito “nell’impresa” di organizzare un viaggio imprevedibile in Svizzera per papa Giovanni Paolo II. Mons. Denis usò un metodo che oggi chiameremmo “sinodale”: far partire l’iniziativa non dai vertici della Chiesa ma dalle organizzazioni giovanili ecclesiali cattoliche di tutta la Svizzera: fu attorno a quel panorama estremamente variegato di gruppi che il vescovo riuscì pazientemente ad intessere un consenso capace di far sì che fossero proprio i giovani stessi ad invitare un Papa, che certo non raccoglieva gli applausi dell’unisono del mondo ecclesiale elvetico. L’arte del dialogo l’ha pure aiutato nei suoi impegni ecumenici in seno alla comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera e quale presidente del Consiglio delle donne della CVS. “Ho vissuto con grande soddisfazione l’evoluzione del ruolo della donna nella Chiesa di Basilea. La Chiesa oggi si rende conto che è arrivato il tempo che le donne abbiamo il loro posto nella vita ecclesiale, rivestendo anche ruoli decisionali”, ha recentemente dichiarato in intervista ai colleghi di cath.ch. Mons. Denis Theurillat. Spesso queste figure che si spendono con invidiabile umiltà nel dialogo e nei processi che lo accompagnano, hanno una forza celata che costruisce più delle apparentemente “forti” contrapposizioni di cui questa nostra epoca abbonda. Il vescovo Denis, che ha sempre coltivato la vita spirituale, vera e propria sorgente cristiana del dialogo, si ritirerà dalla prossima estate nel monastero di Baldegg (Lz). di Cristina Vonzun

    News correlate

    Da oggi la "Fair Week" nelle Botteghe del mondo della Svizzera italiana

    L'iniziativa, che avrà luogo da oggi al 30 novembre, intende sensibilizzare su un consumo equo e sostenibile attraverso l'acquisto di tavolette di cioccolata prodotte in Ghana, nel contesto di un ampio progetto di sensibilizzazione della popolazione locale.

    COMMENTO

    Lugano: una veglia in ascolto del dolore eloquente delle vittime di abusi

    Martedì 18 novembre al Sacro Cuore un centinaio di persone con il vescovo Alain hanno pregato per le vittime di questa piaga e si sono messe in ascolto della testimonianza di Daniel Pittet, il diacono permanente friburghese che da ragazzo subì violenza da un religioso.

    Diploma per 45 neolaureati della Facoltà di teologia di Lugano

    Il 17 novembre 2025 al LAC la consegna dei titoli agli allievi della FTL che hanno concluso diversi percorsi di studi. La cerimonia si è svolta nell'ambito della consegna di tutti i diplomi di tutte le facoltà e gli istituti della Università della Svizzera italiana. I nomi dei diplomati della FTL

    Giubileo per la Pace: fiaccolata, S. Messa e testimonianze internazionali a Lugano

    Il 23 novembre si terrà a Lugano il Giubileo per la Pace con fiaccolata, S. Messa e la donazione dell’ “albero della pace” al Liceo diocesano. Il 22 novembre, una "Serata per la pace" con ospiti internazionali e una "Cena di Gala solidale" arricchirà l’iniziativa dell’associazione Culture Ticino Network.

    Al Cairo, crocevia di credi e di dialogo interreligioso

    Diario di viaggio dall'Egitto, un Paese tra le mete dei pellegrinaggi dell'Opera diocesana del 2026. Il racconto di don Massimo Braguglia, direttore dell’Odp, che recentemente ha visitato il Paese.

    COMMENTO

    Da una "speranza per la Chiesa" ad una "Chiesa di Speranza"

    Una grande assemblea che tende verso un bene più grande che forse non ha ancora trovato. Proprio questo tendere alla Speranza ci farà diventare Chiesa, senza relativizzare, ma in cammino verso Cristo stesso.

    News più lette