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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • L'organo della chiesa di Santa Maria degli Angioli a Lugano

    Organisti ticinesi: 20 anni di servizio nelle parrocchie e nelle comunità. Oggi la festa

    Nasceva 20 anni fa l’Associazione Ticinese degli Organisti (ATO) che, per celebrare l’importante traguardo, torna a rileggere la sua storia e a riflettere sulla bellezza e la necessità della musica organistica oggi pomeriggio a Mendrisio, in occasione di una tavola rotonda – dalle 14 presso l’Oratorio di S. Maria in Borgo a Mendrisio – e di un concerto.

    «Nasciamo ufficialmente – ci racconta Gian Pietro Milani, membro di Comitato dalla fondazione dell’ATO – nel 2002 dopo il concerto che si tenne in occasione del restauro dell’organo del Santuario di S. Maria degli Angeli di Morbio. Un gruppo di organisti, perlopiù attivi nel Locarnese, con alle spalle anni di studio condivisi a Zurigo, avevano potuto sperimentare la vitalità oltre Gottardo delle varie associazioni organistiche svizzere. Avvertendo la mancanza di qualcosa di analogo in Ticino, si è deciso di incominciare a porre le basi per un sodalizio, anche qui, più strutturato. Con una convinzione: non tanto quella di organizzare sempre nuovi concerti, ma, anzitutto, quella di conoscerci tra di noi».

    Da quella intuizione iniziale sono trascorsi due decenni: 20 anni di concerti, ma, soprattutto, di relazioni e del consolidamento di una rete di organisti sul territorio ticinese, che oggi, grazie all’Associazione, possono dire di conoscersi e sono a disposizione delle parrocchie per l’importante servizio dell’animazione musicale nelle celebrazioni: «In realtà il nostro vuole essere un servizio “ecumenico” a 360 gradi, mettendoci a disposizione non solo per l’animazione nelle parrocchie cattoliche, ma anche presso le altre chiese evangelica o anglicana, come è ormai pratica corrente», sottolinea Milani.

    Le attività

    Per garantire al meglio il consolidamento di questa «rete», l’ATO offre anche importanti momenti di incontro durante l’anno, che vengono rilanciati e registrati anche tramite un Bollettino (oggi consultabile sul sito www.ato-ti.com): «Fa parte del nostro tradizionale programma quello di ritrovarci per almeno un concerto all’anno che si tenga su un organo poco conosciuto e poco praticato del Ticino per favorire la conoscenza del ricco patrimonio di strumenti presenti sul territorio. Offriamo pure l’opportunità di conoscere e provare strumenti prestigiosi, e anche di visitare ditte organarie, sia in Svizzera che in Italia. Almeno una volta all’anno organizziamo una master class come importante momento formativo. Inoltre veniamo spesso consultati anche nel caso di un restauro di un organo; collaboriamo strettamente in questo anche con l’Ufficio dei beni culturali».

    Il coinvolgimento delle nuove generazioni

    Una delle aspirazioni principali dell’Associazione – prosegue Milani – rimane il coinvolgimento dei giovani: «Abbiamo deciso di lavorare con le scuole, offrendo lezioni a prezzo convenevole o anche gratuite. Abbiamo avuto negli anni buone esperienze in merito con l’iscrizione di giovanissimi, ma anche di intere classi scolastiche».

    Un concerto e una tavola rotonda

    Oggi, infine, la tavola rotonda: «Avremo, tra gli ospiti invitati, il maestro Giancarlo Parodi, che a suo tempo aveva contribuito alla riscoperta dei più begli organi del Ticino. Parteciperà pure Marco Brandazza, Direttore del Centro di documentazione organi di Lucerna, che ha iniziato il lavoro di schedatura di tutti gli organi della Svizzera. Sarà infine tra di noi anche don Claudio Premoli, responsabile della Commissione di Arte Sacra della Diocesi. Concluderà la giornata, alle 16.30, il concerto d’organo dello stesso Parodi nella parrocchiale di Mendrisio: un’occasione per festeggiare il restauro, appena terminato, dello strumento».

    Laura Quadri

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