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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 dicembre 2025)
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  • Il cardinale svizzero Kurt Koch

    “Passi avanti nel dialogo con la Chiesa ortodossa russa dallo storico incontro del 2016”

    Passo dopo passo, il dialogo tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa russa prosegue e si intensifica. A dirlo è il cardinale Kurt Koch, presidente del pontificio consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani in un’intervista rilasciata proprio a Mosca. Il dialogo tra le due Chiese era stato rilanciato tre anni fa dallo storico incontro a Cuba tra il Papa e il Patriarca Kirill. Un dialogo che era sfociato in una dichiarazione congiunta. L’evento di Cuba aveva posto un punto fermo per l’ecumenismo e per il mondo, spalancando l’attenzione sulle persecuzioni in Siria e sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente. Ogni anno, cattolici e russo-ortodossi si riuniscono per ricordare quei momenti. “Abbiamo deciso di continuare a celebrare il 12 febbraio. La prima volta è stato a Friburgo, in Svizzera nel 2017, poi a Vienna nel 2018, e la terza è stata qui a Mosca quest’anno”, afferma il porporato. “La dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill aveva molti temi. Ogni anno, per l’anniversario, ne abbiamo scelto uno. Ad esempio per il secondo anniversario a Vienna, si optò per la situazione dei cristiani in Medio Oriente. Quest’anno invece abbiamo preso il paragrafo 21: le sfide che pone la morte nella società di oggi”. Le posizioni sul “fine vita” delle due chiese sono molto vicine. Anzi coincidenti. Sia per quanto riguarda l’eutanasia che per il suicidio assistito. “E’ una grande sfida il fatto che la morte per alcune persone oggi non appartenga più alla vita”, dice Koch. “E’ un problema. Per noi cristiani la vita è un dono di Dio, dal suo inizio fino alla fine. Proteggere la dignità della vita per tutta la durata della vita, fino alla morte, è una grande sfida e dobbiamo testimoniare la fede cristiana insieme. Tra ortodossi e cattolici, perché le fedi sono le stesse”.

    Askanews/Red

     

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