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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 dicembre 2025)
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  • L'antica chiesa di San Martino a Mendrisio (foto Facebook)

    La Chiesa ricorda San Martino, a Mendrisio annullata la fiera

    In questi giorni a Mendrisio si sarebbe dovuta celebrare la tradizionale festa di San Martino. Un evento che ogni anno riunisce folclore, tradizione popolare e religiosità dedicato al santo Martino di Tour che nel calendario ecclesiastico si celebra l’11 novembre e che a causa della pandemia quest'anno non verrà celebrata. Luogo prediletto per i festeggiamenti è la chiesetta romana dedicata al Santo, nei pressi dello svincolo autostradale.

    La storia di San Martino

    Martino nacque nel 317 in Pannonia (Ungheria) da un tribuno militare e fu educato a Pavia. Costretto ad arruolarsi nell’esercito imperiale, in questo ambiente ebbe modo di incontrare la fede cristiana e vi aderì. Dal suo biografo Sulpizio Severo veniamo a sapere che il giovane soldato, ancora catecumeno, incontrò un povero, tremante di freddo, alle porte di Amiens e, non avendo altro da offrirgli, gli diede metà del suo mantello militare. La notte successiva Cristo, apparendogli in sogno, gli fece udire queste parole: “Martino, ancora catecumeno, mi ha coperto con questo mantello”.
    Nel 337 fu battezzato e, ispirato dalla figura di Ilario di Poitiers, decise di dedicarsi alla vita monastica; ma intervenne l’esilio inflitto dagli ariani a Ilario, che indusse Martino a ritornare in Pannonia, ove convertì la madre alla fede cristiana. Al rimpatrio di Ilario a Poitiers anche Martino tornò e poté realizzare il suo desiderio, fondando insieme a Ilario il monastero di Ligugé, il più antico d’Europa.
    Eletto vescovo di Tours nel 371, iniziò la sua grande opera pastorale dedicandosi alla conversione dei Galli, impegnandosi nella pacificazione tra ariani e ortodossi e nell’evangelizzazione missionaria delle campagne, dove creò le prime parrocchie rurali. Restò comunque sempre fedele alla sua vocazione monastica, continuando a vivere come monaco nel nuovo monastero da lui stesso fondato presso Tours, il cenobio di Marmoutiers, dove condusse con alcuni monaci-preti da lui formati, una vita di comunione fraterna, di condivisione dei beni, di preghiera comune e di predicazione.
    La tradizione legata al mondo delle campagne ha fatto di Martino uno dei santi più popolari e amati, inventando una miracolosa "estate di san Martino". Morì l’8 novembre 397 a Candes vicino a Tours.

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